Per prima cosa bisogna trovare pajata.
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Se non l'abbiamo comprata già spellata (consiglio di farla spellare al macellaio) questa è la prima cosa da fare... altrimenti possiamo procedere con la preparazione delle ciambelline.
Per spellare la pajata bisogna munirsi di tanta tanta pazienza e un coltellino affilato.
Incidiamo l'estremità del budellino fino a riuscire a staccare qualche cm di pelle e poi tirando dovrebbe venir via facilmente.
Il budellino non va buttato perchè poi ci servirà per legare le ciambelline di pajata.
Quando abbiamo la pajata spellata.. la sciacquiamo e siamo pronti.
Tagliamo a pezzetti di circa 20 cm il budellino e formiamo una ciambellina che fermeremo legandola con un pezzetto della pelle staccata prima.
una volta formate tutte le ciambelline possiamo iniziare a preparare il sugo.
Mettiamo a soffriggere in un'abbondante casseruola l'olio con le ciambelline di pajata, dopo averle rosolate uniamo il trito di cipolla e sedano.
Una volta che la cipolla sarà imbiondita sfumiamo con il vino bianco e lasciamo evaporare.
A questo punto aggiungiamo i pelati (io li passo al mini pimer) e lasciamo cuocere a fuoco dolce per circa 2 ore.
Regoliamo di sale e mettiamo a bollire l'acqua per i rigatoni.
Una volta cotta la pasta scoliamo e condiamo con il sugo.
Serviamo accompagnando con pecorino romano, o per chi non gradisse i sapori forti, con del parmiggiano reggiano.
Dire che è una bontà è riduttivo... finalmente dopo anni di oblio per via della mucca pazza si può trovare più facilmente e soprattutto senza sembrare di essere alla ricerca di chissà quale droga sintetica quando se ne parla col macellaio.